Museo storico italiano della guerra

9 ottobre 2004

Rovereto (TN)

Nessun altro evento come la Grande Guerra ha colpito Rovereto in modo così devastante. Posta sul confine tra Impero austro-ungarico ed Italia, essa aveva visto i suoi cittadini combattere in eserciti contrapposti e cadere sotto bandiere diverse, alimentati da forti sentimenti nazionali ed in qualche caso condannati a morte per una radicale scelta di identità nazionale.
Nel dopoguerra, Rovereto ha voluto ricomporre questa disintegrazione del tessuto civile impegnandosi nella costruzione di monumenti e di momenti in ricordo di quella tragedia. Il Museo della Guerra nasce da questa esigenza, insieme alla Campana dei Caduti, all’Ossario di Castel Dante, ai monumenti nelle piazze e nelle scuole, alle lapidi.
Il Museo Storico Italiano della Guerra è il frutto di un’autonoma iniziativa di un gruppo di cittadini di Rovereto. Viene inaugurato nel 1921, subito dopo la Prima guerra mondiale, al rientro della popolazione dopo quattro anni di esilio nei campi di internamento per profughi in Austria, Boemia e Moravia. Le vicissitudini della popolazione di Rovereto, la morte tragica di tanti giovani irredentisti volontari (tra i quali Fabio Filzi e Damiano Chiesa mandati al patibolo dal governo austriaco), la stessa collocazione in prima linea della città, resero il Museo uno dei più noti «luoghi della memoria» del nostro paese, al quale affluirono documenti, oggetti e cimeli da parte di cittadini, singoli soldati, ufficiali, famiglie di ex combattenti, organi dello Stato.

LE COLLEZIONI
Il nucleo principale dei materiali conservati dal Museo riguarda la Prima guerra mondiale. Il Museo raccoglie armi, uniformi, oggetti della vita di trincea, fotografie e dipinti, plastici del fronte italo-austriaco, manifesti, giornali, lettere e diari di soldati. Nel rifugio antiaereo scavato durante la Seconda guerra mondiale ai piedi del Castello, è situata la sezione dedicata alle artiglierie della Grande Guerra, in cui sono esposte decine di pezzi di artiglieria italiani, austro-ungarici, tedeschi e inglesi. La raccolta rappresenta la più ampia esposizione tematica oggi visitabile in Italia.
Il Museo possiede ed espone inoltre una raccolta di armi antiche dal XV al XIX secolo: armi bianche (alabarde, spade, palosci, mazze da combattimento), armature, balestre, armi da fuoco antiche (tromboni, canne da artiglieria, mascoli) e dell’età moderna (pistole, revolver, moschetti, fucili, …). In questa sezione è esposta anche un’armatura da samurai.
Il Museo raccoglie anche materiali relativi alla Seconda guerra mondiale: armi, uniformi, fotografie e manifesti.

I SERVIZI
L'archivio storico conserva documenti relativi ai due conflitti mondiali e alle guerre coloniali: raccolte cartografiche, manifesti, cartoline di propaganda, lettere e diari di combattenti.
L'archivio fotografico raccoglie più di 35.000 immagini.
La biblioteca comprende oltre 27.000 tra volumi e opuscoli; l’emeroteca conserva quotidiani e periodici in particolare del Novecento.
I servizi didattici del Museo offrono un'ampia proposta di attività progettate per tutti gli ordini di scuola.
Nel bookshop sono disponibili volumi dedicati alla storia della Prima guerra mondiale e un'originale selezione di oggetti di natura militare.

IL CASTELLO
Il Museo trova sede in un castello edificato all'epoca della dominazione di Venezia sulla città di Rovereto, nel cui dominio è rimasto fino al 1509, per poi passare sotto il potere austro-ungarico. La fortezza è dotata di un profondo pozzo d'assedio, di una robusta cinta muraria e di bastioni muniti di decine di cannoniere. Il fossato che circonda il castello per gran parte del suo perimetro, è accessibile attraverso alcuni cunicoli quattrocenteschi. Dal torrione Malipiero si ammira il più bel panorama sulla città e sulla Vallagarina.

LA CITTA' DI ROVERETO
Posta lungo la Via Claudia Augusta, Rovereto è stata avamposto della Repubblica di Venezia di cui rimangono tracce nei palazzi cittadini, ponte commerciale e non solo tra Mediterraneo e centro Europa, tassello meridionale dell'Impero austro-ungarico, sede dei primi concerti mozartiani in Italia, terra di confine e luogo di memoria. Forte di questa eredità Rovereto rilancia i valori della pace, dell'interculturalità, del moderno.
A pochi chilometri dal clima mediterraneo del Lago di Garda e dalle cime più affascinanti delle Dolomiti, la città è testimone, ancora oggi, dell'incontro tra popoli e storie.

Elenco di armi giapponesi di proprietà del Museo:

1. Fucile Arisaka mod. 30 (1897) cal 6,5 x 50

2. Baionetta per fucile Arisaka

3. Pistola semiautomatica Baby Nambu cal. 7 mm. nambu

4. Katana da sottufficiale esercito 2 WW

5. Divisa da capitano dell’esercito imperiale 2WW completa di stivali, buffetteria, borraccia e binocolo.

6. Sciabola da cavalleria mod. 32 (1899)

7. Bandiera da combattimento

8. Wakizashi

9. Tanto

10. Yari

11. Mod. Corazzata “Yamato†1/20

12. Mod. Incrociatore “Musashi†1/60