Sotto il termine yuzen si radunano una serie di tecniche, anzi di vere e proprie arti della decorazione della stoffa per kimono. Il nome deriva da Yuzensai Miyazaki, un famoso pittore di ventagli che si dice le abbia inventate nel XVII secolo; in realtà è probabile che Miyazaki abbia raccolto e codificato tecniche che esistevano già nell’area di Kyoto e Kaga, dove visse e dove, oggi, sono ubicati i due principali centri di produzione.Il maestro introdusse disegni più semplici e liberi, adatti al gusto di un pubblico più vasto e non solo a quello delle classi nobili.Allo stile tradizionale, di cui era eccellente disegnatore, egli aggiunse un tocco di ricercatezza personalissimo, che lo pose all' avanguardia tra i suoi contemporanei.E' quindi considerato come il "fondatore" dello stile yuzen non tanto per l' invenzione della tecnica, ma per i suoi numerosi bozzetti di vestiti sui quali dipingeva con più colori rispetto a quanti ne venissero usati prima.Lo yuzen è una tecnica basata sull' utilizzo dell'amido ( itomenorioki ), ottenuto dalla cottura a vapore del riso.Una volta deciso il disegno, questo viene riportato a mano libera sulla stoffa naturale, usando come “inchiostro” il succo di una pianta che ha la proprietà di non interferire con i colori che saranno usati successivamente. I contorni del disegno sono poi ripassati con la pasta di amido di riso che serve ad impregnare la stoffa e, una volta secca, ad impedire che il colore applicato si spanda. A questo punto si passa alla fase più delicata: l’artigiano-artista colora a mano tutto il disegno, utilizzando spesso tinture naturali, ottenendo risultati di grande bellezza.I colori vengono fissati con il vapore caldo in apposite stufe.La pasta di amido viene stesa nuovamente su tutte le parti colorate e si procede ad applicare il colore sullo sfondo con l’utilizzo di grandi pennelli. In questo modo il colore dello sfondo tinge la stoffa tranne le parti ricoperte con l’amido di riso.I colori vengono fissati una seconda volta con il vapore e, al termine del procedimento, il tessuto viene lavato in acqua corrente per togliere l’amido.Un tempo il lavaggio veniva effettuato, immergendo le pezze di tessuto, lunghe 15-16 metri, nell’acqua pulita dei fiumi; ancora oggi, in estate, si può assistere a questo spettacolo unico sul fiume Kamo di Kyoto: stoffe colorate che fluttuano nelle acque limpide, saldamente assicurate ad un bastone di legno.Nella tecnica yuzen, l’utilizzo dell’amido per delineare i contorni e prevenire le sbavature ha permesso lo sviluppo di disegni originali, caratterizzati da una vivace policromia.In epoca Showa (1925-1989) l’uso dell’ amido venne sostituito con quello della gomma, un prodotto chimico che risultò molto efficace come delineatore dei contorni del disegno.Dal 2 al 16 Ottobre - Vicenza, Libreria LIBRAVIT contra do Rode, 29.Orario : 9:00 - 12:30 e 15:30 - 19:30Chiuso il lunedi mattinaIngresso Libero