Nihon DŌ - La via del Giappone

5 dicembre 2004

Brescia

Presentazione del NIHON DŌ

L'Associazione culturale italo giapponese FUJI, con sede legale a Brescia è da anni impegnata nella promozione del dialogo e dello scambio culturale fra la cultura italiana e quella giapponese.

In questo contesto di impegno statutario a favore dell’approfondimento verso la cultura o meglio ‘le culture’ nipponiche, FUJIKAI ha voluto realizzare a Brescia un Festival delle arti giapponesi, per la giornata del 5 dicembre. Il titolo dell’evento è NIHONDÅŒ, ovvero “la via del Giapponeâ€.

La città di Brescia ha una rilevante storia di rapporti con il Giappone. Esiste tutta una storia di ‘brescianità’ in Giappone ma anche di ‘giapponesità’ a Brescia: solo nove anni fa, la mostra “Dipinti Giapponesi a Brescia†ha rappresentato un importante turning point nella nostra storia locale. In questa prospettiva i rapporti fra Brescia e il Giappone diventano sineddoche delle relazioni fra l’Italia e il Sol Levante. I settori di ‘contatto’, nel passato come oggi, sono molti: da quello politico-diplomatico così egregiamente rappresentato nel XIX sec. dal Conte Fé d’Ostiani a quello commerciale ed imprenditoriale: per rimanere nello stesso arco cronologico del citato Fé d’Ostiani, basterà pensare alle delegazioni agricole di sericoltori bresciani che organizzarono viaggi in Giappone alla ricerca di seme sano per l’industria della seta, dopo che la pebrina aveva decimato i bachi. Si ricordi anche la figura di Pompeo Mazzocchi (1829-1915) che dal Giappone riportò anche una raccolta d’arte e artigianato oggi conservata a Coccaglio.

In ambito religioso e missionario si può poi anche ricordare la figura di Padre Organtino Gnecchi Soldi, nato a Casto (Valsabbia) nel 1532 e morto a Nagasaki nel 1609. A questo gesuita italiano, anche il grande scrittore Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) ha dedicato un suo racconto Kamigami no bishŠ“Il sorriso degli dei†che è significativo per il ritratto delle attività missionarie e per il giudizio che di esse dà il primo scrittore giapponese moderno, contemporaneo di Kafka e profondo conoscitore della letteratura occidentale.

In questa cornice d’interesse da parte dell’Amministrazione comunale verso l’universo nipponico, sia in chiave di relazioni commerciali e turistiche, sia più meramente di scambio culturale, dal Comune, Assessorato ai Servizi Sociali, l’Associazione ha ottenuto il patrocinio, nonché la sede in cui si terrà l'evento, ossia i locali interni ed esterni della Cascina "Riscatto", in via Tiziano 246.

Il Festival, che ha anche il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, vuole essere un'occasione per promuovere la conoscenza della cultura giapponese, finalità principale cui l'Associazione FUJI, regolarmente iscritta all'albo delle Associazioni ONLUS, si dedica dal 2001, mediante pubblicazioni culturali annuali (Salici e Felicità = traduzione di proverbi, illustrati dalla maestra shodÅ Tamura TÅsen; C'era una volta in Giappone = traduzione di fiabe e miti; Aceri e Amore = traduzione di 100 poesie dallo Hyaku nin isshu), ma anche corsi di cultura (shodÅ, ikebana, yuzen, origami) e di lingua giapponese.

L'organizzazione del Festival di cultura giapponese ha necessariamente coinvolto non solo la ns. Associazione, ma, in un clima favorevole allo scambio e al network associativo, si è aperta verso altre associazioni e istituzioni, in grado di porre in essere le più diverse attività, funzionali a creare quel ventaglio poliedrico di 'immagini' che fanno del Giappone una realtà molto meno 'compatta', catalogabile e stereotipata, rispetto alle più ricorrenti visioni di un immaginario collettivo, non sempre preciso...

Grazie alla disponibilità offertaci da molte associazioni italiane e giapponesi, l’evento si è potuto arricchire di molti seminari, laboratori e conferenze sui più svariati aspetti della cultura nipponica.

L’angolo dello shodŠ(l’arte o ‘via della scrittura’) ci mostrerà il potere evocativo della parola scritta per le civiltà asiatiche, da sempre legate all’orbita culturale cinese.

Non mancheranno gli spazi destinati a coloro che praticano il bushidŠ(la ‘via del guerriero’), con esperti conoscitori e politori della spada giapponese, in grado di chiarire molti fraintendimenti circa la prassi e le basi teoriche su cui questa antichissima arte si muove.

Al NihondÅ interverranno con conference tematiche docenti di chiara fama, come la prof.ssa Sagiyama (Univ. di Firenze), il dr. Roatti (per la spada giapponese), la dr.ssa Sica (Univ. di Milano).

Infine, il Festival ha voluto creare degli spazi espositivi per alcuni oggetti, da sempre presenti nell’immaginario collettivo legato al Giappone: dai kimono, alle lacche, dalle bambole alle ceramiche. Questo spazio è stato possibile grazie alla disponibilità di molti soci Fujikai che hanno con tanta generosità accettato di condividere regali, souvenir, oggetti comprati durante un viaggio in Giappone o ricevuti da amici giapponesi in visita in Italia. Dietro ogni oggetto, dunque, una storia di accoglienza, scambio e amicizia fra questi due popoli.

Il nutrito programma delle attività previste per il Festival di cultura giapponese, cui partecipano molte associazioni italiane e giapponesi da fuori Brescia, ci testimonia in modo inequivocabile la conoscenza e la stima di cui la nostra città gode nel circuito nazionale e internazionale; e la loro disponibilità offerta ad arricchire il programma del NihondŠ– La via del Giappone.

Simonetta Ceglia